E’ indubbiamente difficile, a volte, capire appieno tutto ciò che è riportato nelle etichette dei prodotti di bellezza che normalmente acquistiamo, ma è anche il primo passo per scegliere un cosmetico davvero di qualità.
Vediamo quali sono i 5 ingredienti più noti per la bellezza della nostra pelle.
L’ingrediente al primo posto per la bellezza della pelle è…
L’Acido Ialuronico
Si tratta di una sostanza presente in natura nel corpo umano che regola il rinnovamento cellulare, lubrifica il tessuto connettivo e mantiene l’umidità e l’elasticità della pelle.
Quando viene utilizzato per via topica, l’acido ialuronico crea una barriera contro l’umidità sulla pelle, contribuendo a renderla liscia e morbida. Questo ingrediente è in grado di contenere fino a 1000 volte il suo peso in acqua, producendo così benefici incredibili per la pelle disidratata.
A livello di filler, l’acido ialuronico funziona come un rimpolpante delle rughe e delle linee d’espressione. Dato che è già naturalmente presente nel nostro corpo, l’acido ialuronico è una alternativa sicura ai composti sintetici, avendo meno possibilità di rigetto.
La molecola di acido ialuronico, tuttavia, è abbastanza grande e non può penetrare completamente gli strati esterni della pelle quando usato.
Gli altri 4 ingredienti attivi nel mantenere la pelle giovane sono: Retinolo, Ceramide, Peptidi e AHA e BHA. Se vuoi approfondire uno di questi ingredienti clicca sulla parola e potrai accedere all’articolo di approfondimento.
Cos’è l’Acido Ialuronico
L’acido ialuronico è un polimero naturale sintetizzato dal corpo che si trova principalmente nel tessuto connettivo. E’ descritto come una molecola “viscosa” che fa parte della matrice extracellulare.
Inoltre è un componente fondamentale del liquido sinoviale, che si trova all’interno delle articolazioni con lo scopo di proteggere la cartilagine fungendo da “cuscinetto” antiusura.
E’ altamente idrofilo, “amico dell’acqua”, e a contatto con essa si trasforma in una sorta di spugna gelatinosa. Il suo scopo è infatti quello di trattenere l’acqua e di lubrificare gli occhi e le articolazioni.
L’alimentazione, i livelli ormonali e la presenza di infezioni possono influenzarne la produzione. Livelli anormali di acido ialuronico possono contribuire alla degenerazione articolare, a vari disturbi cardiaci, al glaucoma e ad altre patologie del tessuto connettivo.
La scoperta
Il primo utilizzo commerciale dell’acido ialuronico fu durante la seconda guerra mondiale quando per ovviare alla mancanza di uova Endre Balazs decise di brevettarlo come sostituto del bianco dell’uovo nei prodotti da pasticceria.
Nelle due decadi successive l’acido ialuronico fu usato per interventi chirurgici sull’occhio e nei trattamenti per artrite attraverso iniezioni nel ginocchio.
Dove si trova?
L’acido ialuronico, noto anche come acido ialuronato, è naturalmente prodotto dal corpo e si trova nei tessuti connettivi, nei tessuti epiteliali e in quelli nervosi.
Con l’età la sua sintesi diminuisce contribuendo alla degenerazione delle articolazioni, dell’occhio e della pelle.
Nel 2003, la FDA ha approvato il primo filler dermico iniettabile composto da acido ialuronico. L’acido ialuronico è igroscopico e può essere unito ad altri composti in modo da indurre la migrazione nella cellula.
Poiché esso è naturalmente prodotto dal corpo, può essere assorbito in modo sicuro con risultati a lungo termine.
Generale Processo di produzione.
L’acido ialuronico può essere estratto da fonti animali quali creste di gallo. Attualmente, acido ialuronico non animale viene sintetizzato attraverso la fermentazione batterica di zuccheri ad un elevato grado di purezza.
L’acido ialuronico non animale garantisce una bassa reazione ed elimina la contaminazione incrociata o la trasmissione di endotossine.
3 benefici dell’acido ialuronico
1) Rigenerazione dei tessuti
L’acido ialuronico guida il mantenimento e la creazione del collagene. Una diminuzione dei livelli di acido ialuronico può essere strettamente correlata alla diminuzione dei livelli di elasticità della pelle e ad una cattiva capacità di riparazione dei tessuti.
2) Idratazione dermica
La presenza di acido ialuronico nel tessuto epiteliale è anche in grado di promuovere la proliferazione dei cheratinociti e aumentare la presenza di acido retinoico (vitamina A), aumentando in maniera sensibile l’idratazione della pelle e riparando la matrice di collagene.
L’applicazione topica di acido ialuronico ha dimostrato di migliorare significativamente l’idratazione cutanea attraverso la ritenzione delle molecole d’acqua all’interno della matrice cellulare.
Le sue proprietà idratanti e rigeneranti sono spesso combinate con altri trattamenti per correggere gli effetti della degenerazione dei tessuti e per conferire un sostegno strutturale a questi ultimi.
Inoltre, è coinvolto nel processo di guarigione delle ferite e nella riduzione dei processi infiammatori.
3) Ringiovanimento
L’acido ialuronico viene applicato localmente per sostenere la sintesi di collagene.
Studi clinici hanno dimostrato come una diminuzione di acido ialuronico nella pelle la faccia risultare danneggiata, confermando il suo ruolo fondamentale nella rigenerazione cutanea e nel processo di omeostasi.
L’acido ialuronico è utilizzato come terapia aggiuntiva ai trattamenti dermatologici per il suo ruolo unico come agente di contrasto nel processo infiammatorio.
Inoltre, promuove la riparazione cellulare e migliora l’idratazione della pelle; se utilizzato in combinazione con acido glicolico e retinolo è in grado di promuovere il processo di ringiovanimento cellulare.
Conclusione
L’acido ialuronico è il primo ingrediente che dovrebbe essere contenuto in una buona crema antirughe, vieni a scoprire un siero che contiene altri 2 superingredienti, per leggere di cosa si tratta clicca qui.
A presto,
Giusy
Riferimenti
1. Longin F. “Hyaluronic Acid – The Biotech Way”, Accessed June 2, 2009.
2. Gariboldi S, Palazzo M, Zanobbio L, et al. “Low Molecular Weight Hyaluronic Acid Increases the Self-Defense of Skin Epithelium by Induction of Beta-Defensin 2 via TLR2 and TLR4”, J Immunol. Aug, 2008; 181(3):2103-10.
3. Fisher GJ, Varani J, Voorhees JJ. “Looking Older: Fibroblast Collapse and Therapeutic Implications”, Arch Dermatol. May, 2008; 144(5):666-72.
4. Carruthers J, Cohen SR, Joseph JH, Narins RS, Rubin M. “The Science and Art of Dermal Fillers for Soft-Tissue Augmentation”, J Drugs Dermatol. Apr, 2009; 8(4):335-50. Review.
5. Bauer SM, Bauer C. “The Use of Sodium Hyaluronate for the Treatment of Radiation Recall Dermatitis”, J Oncol Pharm Pract. Jun, 2009; 15(2):123-6.
6. Dudelzak J, Hussain M, Phelps RG, et al. “Evaluation of Histologic and Electron Microscopic Changes After Novel Treatment Using Combined Microdermabrasion and Ultrasound-Induced Phonophoresis of Human Skin”, J Cosmet Laser Ther. Dec, 2008; 10(4):187-92.